… il paese, con i suoi prati, i torrenti, le colline che si ergono appresso, i suoi boschi, e la natura orografica del torrente Slizza, forma un quadro naturale di non comune bellezza panoramica …
[dal Decreto di tutela del territorio di Tarvisio DM 15/05/1956]
Tarvisio: un mix di culture
Fermandovi a Tarvisio, anche solo per una vacanza di alcuni giorni, ascolterete lingue diverse – italiano, friulano, tedesco, sloveno – conoscerete tradizioni popolari e folclore di culture diverse, e troverete nei cibi i sapori diversi delle cucine friulana, carnica, carinziana e slovena.
Diversità favorite dal fatto che anche la zona di Tarvisio, come un po’ tutto il Friuli, è stato nei secoli terra di passaggio fra le pianure veneto-padane e le regioni dell’Europa centrale ed orientale, e il passaggio di tanti popoli ha favorito la circolazione di idee, uomini e cose.
Il borgo risale all’epoca romana, e la sua storia prosegue poi nel Medioevo quando a partire dall’anno 1007 entrò a far parte del vescovato di Banberga.
Seguirono secoli di sviluppo prima rurale e poi commerciale, con la concessione (1456) di una fiera annuale che ancora oggi sopravvive, e grazie alla via di transito fra la Carinzia e Venezia.
Ci periodi di pace ma anche guerre ed invasioni, ad esempio alla fine del 1400 Tarvisio fu saccheggiata dai Turchi, e fu in quel periodo che la Chiesa che potete vedere nella piazza principale del paese venne fortificata con torri, mura e fossati.
Nel 1758 il vescovato di Bamberga cedette Tarvisio all’Impero Austriaco.
E tranne un intermezzo francese nel periodo napoleonico (inizio 1800) Tarvisio rimase poi nell’Impero Austriaco fino al 1919, quando a seguito della conclusione della prima guerra mondiale entrò a far parte del Regno d’Italia.
La chiesa e altri monumenti
Tarvisio non è solo natura: è anche un luogo ricco di storia e arte alpina. Tra le sue bellezze spicca la Chiesa dei Santi Pietro e Paolo, con affreschi antichi e un’atmosfera raccolta.
La Chiesa è un gioiello architettonico che riflette la ricca storia e le influenze culturali della regione. Fondata nel 1399 su una precedente cappella dell’XI secolo, l’attuale struttura fu completata nel 1445. Nel 1960, la chiesa subì un significativo ampliamento verso la piazza, durante il quale furono scoperti e restaurati importanti affreschi, tra cui un grande San Cristoforo del XVI secolo, ora visibile sulla facciata.
L’interno della chiesa custodisce pregevoli opere d’arte, come una vetrata raffigurante l’imperatore Enrico II il Santo, che nel 1007 donò le terre della Valcanale al Vescovo di Bamberga. Tra gli affreschi spiccano una rappresentazione di Carlo V a cavallo, datata 1532, e scene del Giudizio Universale e della vita della Madonna.
Oltre al suo valore artistico, la chiesa ha avuto un ruolo difensivo: nel XV secolo era circondata da mura per proteggere la popolazione dalle incursioni turche, rendendola uno degli esempi più interessanti di chiesa fortificata dell’arco alpino. Comune di Tarvisio.
Accanto alla Chiesa si erge una suggestiva torre medievale a pianta ottagonale, costruita nel XV secolo come parte del sistema difensivo contro le incursioni turche. Oggi, questa torre ben conservata rappresenta una preziosa testimonianza del passato storico della città e, occasionalmente, ospita mostre temporanee, offrendo ai visitatori un’affascinante immersione nella storia locale.
Dietro la chiesa dei Santi Pietro e Paolo, si trovano la Colonna della Santa Trinità, un monumento religioso barocco, e alcune lapidi romane che testimoniano la lunga storia della città.
A Tarvisio Boscoverde, si trova il Monumento al Granatiere Austriaco, eretto nel 1909, dello scultore Josef Valentin Kassin commemora i soldati dell’esercito asburgico caduti durante le guerre napoleoniche. La statua in bronzo raffigura un granatiere in divisa, con fucile e baionetta, e si trova su uno sperone roccioso che domina la valle.
Passeggiando per il paese, si possono scoprire antiche case in legno, fontane storiche e testimonianze della cultura di confine, dove convivono influenze italiane, austriache e slave.
Il territorio
Il centro del paese è posto a 754 metri di altezza, ed è circondato dalle Alpi Giulie che comprendono alcune cime più elevate – Mangart (2.668 m), Jof Fuart (2.666 m), Jof di Montasio (2.753 m), Canin (2.587 m) – ed altre più basse fra cui il Monte Lussari conosciutissimo per il suo Santuario.
Magnifiche vallate si aprono ai piedi delle montagne, fra cui la Val Saisera, e la Val Bartolo.
La millenaria foresta di Tarvisio ricopre montagne e vallate, attraversate da fiumi e torrenti (Fella, Slizza, Bartolo, ecc) e comprendenti i laghi di Fusine (Lago Superiore e Lago Inferiore) ed il lago di Raibl (Predil).
Curiosità
Alcune curiosità relative al territorio di Tarvisio:
- ha un territorio molto esteso, oltre 200 Km quadrati, più grande di quello del Comune di Milano;
- è uno dei quattro comuni italiani a confinare con due differenti stati esteri (Monte Forno);
- una buona parte del suo territorio si trova a nord dello spartiacque alpino italiano (sella di Camporosso) ed infatti le acque del fiume Slizza confluiscono nel fiume Gail e poi nel Danubio fino a sfociare nel Mar Nero;
- contiene la foresta demaniale più estesa d’Italia, escludendo i parchi, con 24.000 ettari di comprensorio alpino di cui 15.000 ricoperti di boschi produttivi;
- nonostante sia posto a soli 754 metri di altezza, ha inverni molto freddi che possono portare a temperature anche molto rigide, con una minima registrata di -23 gradi nel 1985.